MOBILITÀ CAVIGLIA

29.04.2020

Una problematica tipica riscontrabile in ambiente fitness/palestra è una poca mobilità a livello di caviglia. Questa rigidità articolare è riscontrabile in dorsiflessione ovvero la persona fatica a raggiungere gradi fisiologici in dorsiflessione.

Il movimento di dorsiflessione è fondamentale per la riuscita di movimenti come lo Squat; una rigidità di caviglia durate questo esercizio potrebbe manifestarsi, dal punto di vista visivo, grazie al sollevamento del tallone dal suolo. Infatti, se la tibia si sposta anteriormente e non ha abbastanza mobilità per farlo, ad un certo punto si staccherà il tallone dal suolo.

Da valutare comunque se questo fattore è dipeso effettivamente da una rigidità di caviglia oppure per un alterato schema corporeo.

Nel caso venga riscontrata un'effettiva rigidità in dorsiflessione di caviglia cosa può fare il coach e quali possono essere le cause?

Ricordo che bisogna appurare che ci sia effettivamente una riduzione di mobilità in dorsiflessione e che sia causa dell'alterata esecuzione degli esercizi. Per valutare ciò si ha a disposizione il Lunge Test che è possibile fare ponendosi dinanzi ad un muro (con i piedi a qualche centimetro distaziati dal muro stesso) andando a toccare con le ginocchia la parete, in questo modo si creerà una dorsiflessione e si valuterà la mobilità di caviglia.

Se vi è una rigidità effettiva a quel punto 2 sono le possibilità:

  • Rigidità dei muscoli del tricipite surale (in particolare soleo e gastrocnemio, muscoli plantiflessori posteriori che potrebbero limitare il movimento di dorsiflessione perché troppo accorciati);
  • Rigidità del movimento di scivolamento dell'astragalo sulla tibia.

Come capire se la ridotta mobilità in dorsiflessione è causata dalla muscolatura o da un movimento accessorio delle articolazioni? 

È possibile farlo facendo delle interpretazioni attraverso i test che è possibile fare. Se la mobilità in dorsiflessione risulta limitata a ginocchio esteso, ma non limitata a ginocchio flesso il tendine d'Achille e il gastrocnemio potrebbero essere i colpevoli. In questo caso potrebbe essere utile inserire un esercizio di stretching nel quale il muscolo viene allungato a ginocchio esteso (es. affondo appoggiato al muro, oppure in piedi sul bordo di un gradino lasciando scendere il tallone).

Se invece, indipendentemente dal fatto che il ginocchio sia flesso o esteso la dorsiflessione è limitata, il problema potrebbe essere a carico del muscolo soleo. Anche in questo caso un esercizio utile di stretching potrebbe essere l'allungamento di tale muscolo andando in dorsiflessione con il ginocchio flesso (es. Affondi appoggiati al muro considerando la gamba anteriore flessa).

Altra opzione, indipendentemente che il ginocchio sia esteso o flesso, potrebbe essere un ridotto movimento di scivolamento dell'astragalo con conseguente riduzione del movimento accessorio articolare. In questo caso si opterà per la collaborazione con un fisioterapista per migliorare manualmente questo movimento di scivolamento e per diminuire la rigidità dei tessuti rendendoli più flessibili e permettere quindi un'ottimale funzionalità articolare.

Va detto che molto spesso le cause sono concomitanti e molto spesso è utile inserire, oltre al movimento di mobilizzazione, anche gli esercizi di stretching.