DOLORE AL GINOCCHIO PATELLO-FEMORALE

24.04.2020

Questo dolore si presenta spesso come un dolore peri-rotuleo (intorno alla rotula), spesso laterale che può evocare un dolore anche profondo posteriore alla rotula stessa. Tipicamente è un dolore che viene evocato durante le accosciate, durante un movimento come l'affondo e in generale durante un movimento nel quale il ginocchio si flette notevolmente. Nel quotidiano si può presentare nel mantenere la posizione da seduti con le ginocchia flesse a 90° per molto tempo, come per esempio durante la guida.

Quello che un coach dovrebbe sapere sono le eventuali cause, quello che è il trattamento fisioterapico e quello che, a livello preventivo e post riabilitativo, il coach può fare con soggetti che presentano questa problematica.

La problematica è data da una iper-pressione rotulea o da un'anomala distribuzione delle pressioni a livello della rotula. Questa distribuizone anomala può essere dovuta:

  • ad un mal allineamento della rotula stessa
  • o di quello che sta sotto (quindi della tibia)
  • oppure di ciò che sta sopra e quindi del femore (e di rimando dell'anca).

Quindi generalmente quello che viene valutato dai fisioterapisti è la mobilità della rotula. Molto spesso la rotula è mal allineata perché i tessuti rigidi la portano in una posizione alterata, tale posizione non gli permette di scorrere bene sulla gola femorale e questo creerà delle anomale pressioni nelle zone della rotula che non sarebbero preposte ad assorbire quel tipo di pressione.

Quindi cosa viene trattato?

Sicuramente verrà valutato lo spostamento della rotula lungo la gola femorale (spostamento mediale, laterale, superiore o inferiore). Con un mobilizzazione mediale, la rotula verrà trattata per quei tessuti spesso rigidi chiamati retinacolo laterale i quali si collegano, con alcune fibre, con il tensore della fascia lata (un muscolo che arriva fino a livello dell'anca, flessore ed intrarotatore dell'anca). Infatti, molto spesso, una retrazione di tale muscolo comporta una retrazione di questi tessuti laterali alla rotula che tirano e ne alterano l'allineamento, alterando quindi anche la pressione che essa subisce durante i movimenti del ginocchio.

Questa è una delle più frequenti cause del dolore patello-femorale.

Un altro segmento sul quale solitamente i fisioterapisti lavorano è l'equilibrio dell'anca. Se abbiamo un'anca intraruotata (perché ad esempio il tensore fascia lata è eccessivamente accorciato o gli extrarotatori sono troppo lunghi e deboli), l'alterazione del posizionamento del femore altererà anche la distribuzione delle forze sulla rotula. Ecco che un'altra possibilità, a livello di rinforzo e stretching, potrebbe essere lo stretching del tensore fascia lata e il rinforzo dei muscoli extrarotatori, muscoli che potrebbero ritrovarsi deboli (come il medio gluteo, nei sui fasci posteriori, i gemelli, l'otturatore interno e l'otturatore esterno; muscoli molto piccoli che si trovano vicino alla testa del femore e che riescono a controllare nella maniera migliore le rotazioni). Per questi muscoli sarà fondamentale preservare l'equilibrio muscolare in modo da permettere un buon allineamento dell'anca e di rimando anche un buon scorrimento della rotula con distribuzione delle pressioni in maniera fisiologica.

Detto ciò, analizzato quello che è un iter medico, cosa può fare il coach?

I coach possono inserirsi sia a livello preventivo che a livello post riabilitativo. Quello che può fare è innanzitutto la correzione di schemi motori alterati. Molto spesso in palestra, nel proporre esercizi, quali ad esempio affondi, step-up e loro varianti, possono verificarsi dei movimenti di valgo dinamico (un movimento con associazione tra adduzione e intrarotazione d'anca, ginocchio che "cade" all'interno nel piegamento sull'arto inferiore), tale movimento può palesare un'alterazione dello schema motorio (fattore che può andare a sovraccaricare le strutture a livello peri-rotuleo di cui abbiamo parlato precedentemente), oppure può palesare un disequilibrio muscolare a livello dell'anca.

Due sono le cose applicabili: 

  • Correzione dello schema motorio (rendere consapevole la persona di questa alterazione ponendola di fronte ad uno specchio e spiegandole che deve mantenere un corretto allineamento tra caviglia, tibia, ginocchio ed anca) in questo modo quando avrà preso coscienza si potrà verificare se la persona si autocorregge. 
  • Se non riuscirà a correggersi potrà essere utile in quel caso andare a lavorare su muscoli deboli (come detto in precedenze) quali il medio gluteo nei suoi fasci posteriori proponendo per esempio un rinforzo specifico degli abduttori nei quali i fasci posteriori del medio gluteo sono messi maggiormente sotto stress.

Riassumendo

Il coach potrà agire lungo due fronti sul piano preventivo:

  • Attraverso la correzione degli schemi motori e attraverso l'educazione spiegando che movimenti come il valgo dinamico sono movimenti che possono sovraccaricare la rotula e l'apparato laterale intorno alla rotula stessa;
  • Attraverso l'osservazione di eventuali debolezze dei muscoli extrarotatori, proponendo del rinforzo, e andando ad analizzare se ci sono delle retrazione a livello del muscolo tensore fascia lata proponendo eventualmente dello stretching.

Da ricordare che quando c'è un sospetto di dolore patello-femorale (con i sintomi di cui si è parlato) sarebbe consigliabile avere un approccio misto nel quale vi è una collaborazione tra un fisioterapista e il trainer; con il fisioterapista che potrà osservare l'allineamento e trattare manualmente eventuali rigidità peri-rotulee e nel quale il trainer potrà poi proseguire il trattamento andando a lavorare sulla prevenzione delle recidive correggendo schemi motori e andando a consolidare un nuovo equilibrio muscolare a livello dell'anca.